Montesarchio
Museo Archeologico Nazionale del Sannio Caudino
Il Museo è dedicato alla storia e all’archeologia della Valle Caudina. Inaugurato nel 2007, occupa il primo piano dell’ala Nord del Castello. Nella sala I sono esposti i reperti rinvenuti in varie località del Sannio Caudino. Tali reperti ricostruiscono il locale paesaggio in età preistorica.
Le sale II, III e IV ospitano un’ampia sezione dedicata al sito di Caudium, l’attuale Montesarchio. In questa sezione sono esposti, in ordine cronologico, alcuni corredi delle necropoli caudine, databili tra la metà dell’VIII e il III secolo a.C.
I corredi testimoniano la ricchezza e l’intensa attività commerciale del sito che intratteneva scambi con il mondo etrusco-campano e le città greche della costa. Inoltre, di particolare interesse sono i numerosi vasi figurati di produzione attica e italiota, ritrovati in tombe risalenti al V-IV secolo a.C.
L’ultima parte del percorso museale è dedicata agli altri due importanti siti del Sannio Caudino: Saticula (Sant’Agata dei Goti) e Telesia (S. Salvatore Telesino), di cui si espongono reperti provenienti dalle ricche necropoli. Il reperto di maggior pregio custodito dal Museo è, senza dubbio, il cosiddetto Vaso di Assteas, un cratere di notevoli dimensioni realizzato appunto da Assteas, ceramografo e ceramista greco, e raffigurante “Il ratto di Europa”.
Il Castello
Posto su un’altura rocciosa del Monte Taburno, il Castello, fin dall’Alto Medioevo, ha rappresentato una delle fortezze più importanti tra la pianura campana e l’entroterra appenninico.
Di probabile origine longobarda, nel 1137 il Castello venne occupato dai Normanni di Ruggiero II. In epoca sveva, durante il regno di Federico II, fu ristrutturato più volte fino al periodo aragonese, durante il quale gli fu conferita la struttura che conserva ancora oggi e che comprende due corpi di fabbrica ai lati di un cortile centrale e un’imponente torre cilindrica posta sullo sperone roccioso che domina la città di Montesarchio.
Tra la fine del XV e gli inizi del XVI secolo, la torre fu ampliata e modificata da Francesco di Giorgio Martini, artista senese, amico e collaboratore di Leonardo da Vinci. La nuova forma le consentiva di resistere meglio ai colpi delle armi da fuoco e dell’artiglieria che al tempo cominciavano ad apparire sui campi di battaglia d’Europa. Successivamente alla guerra tra Carlo V e Francesco, nel 1532 il Castello fu confiscato e concesso al marchese del Vasto Alfonso II d’Avalos. Nel 1830, passò nuovamente al demanio regio della corte dei Borbone e fu adibito a prigione. Vi fu rinchiuso, tra gli altri, Carlo Poerio. Negli anni Sessanta fu destinato ad orfanotrofio.
Il Territorio
Montesarchio è situato nella Valle Caudina, ai piedi del monte Taburno e della collina denominata Torre, la quale riprende il nome del monumento che da secoli vi si erge, la Torre di Montesarchio.
L’attuale nome del comune ha origine nel Medioevo e deriva da Mons Arculi o Mons Herculis. Secondo la leggenda, infatti, Ercole è vissuto in questo territorio ed ha ucciso il leone in una grotta del Monte Taburno nelle sue famose dodici fatiche.
Dal 1400 Montesarchio si impone come notevole realtà agricola e commerciale, punto di snodo delle tratte che da Napoli portavano verso la Puglia, ed è proprio in questo periodo che la città torna ad estendersi verso la valle. Lo sviluppo dell’attuale Piazza Umberto I e di tutte le strade adiacenti, risale al ‘600, quando iniziò a diffondersi anche una fervente attività artigianale concentrata particolarmente intorno alla lavorazione della creta e alla produzione di vasellame. Il Municipio ha oggi sede a Borgo San Francesco, nucleo cinquecentesco, e la Chiesa di San Francesco, sede degli uffici comunali, seppur non conserva più nulla delle sue origini medievali, è uno dei più bei esempi di architettura settecentesca di tutto il Sannio. Il territorio di Montesarchio è padre di due vitigni storici dell’enologia campana: la Coda di Volpe e Falanghina.
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Informazioni utili
Giorni di apertura: martedì – domenica ore 9:00 /19:00 – lunedì chiuso
Costo del biglietto: € 2,00
Prenotazione: Tel. 0824 834570
Sede: Via Castello – Montesarchio (BN)
Come arrivare
Da Nord: A1, uscita Caserta Sud; proseguire sulla SS7 direzione Benevento, uscita Montesarchio.
Da Sud: A16, uscita Benevento; proseguire per Benevento, uscita Stadio proseguire per Montesarchio.